In una causa riguardante la provvigione del mediatore in una vendita immobiliare, il Tribunale di Milano ha ritenuto che lo scambio di messaggi WhatApp tra le parti, documentato mediante il relativo screenshot prodotto in causa, costituisce prova scritta dell’accordo raggiunto dalle parti in merito alle condizioni, al cui verificarsi sarebbe sorto il diritto al compenso del mediatore ed alla misura delle provvigioni medesime.

Redazione ACAP
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